venerdì 15 maggio 2009

Italiani e no

by 

Leggo sulla Stampa e altrove che nel bel Comune di Caravaggio, in provincia di Bergamo, il sindaco leghista ha negato la cittadinanza italiana a un immigrato che ne aveva tutti i requisiti - è tra l’altro sposato con una bergamasca - perché a suo dire non parlava abbastanza bene l’italiano.

Ho vissuto a Bergamo per sette anni e so per esperienza diretta che nelle valli - specialmente tra gli anziani - sono moltissimi quelli che l’italiano lo parlano ancora assai male e hanno per madre lingua un dialetto che ai foresti risulta parecchio ostico.

Il che conferma una vecchia tesi, quanto mai valida per l’Italia di oggi: e cioè che la xenofobia è il frutto di un’identità nazionale debole, molto debole, che teme di venir distrutta dall’esterno perché non si è mai ben strutturata dall’interno.

L’identità italiana è fluida, composita e molto fragile. Tanto che si è arrivati al paradosso che adesso a difenderla con lance e forconi sono i leghisti, come il sindaco di Caravaggio, che fino a poco tempo fa di questa identità, di questa bandiera, facevano carta igienica in comizi pubblici.

Nessun commento: