venerdì 29 maggio 2009

Accuse al Cavaliere nel libro 
Einaudi rifiuta Saramago

Il Nobel: con lui c’è da temere per la democrazia

MILANO — Einaudi non pubblicherà Il quaderno, il libro che raccoglie testi let terari e politici scritti sul blog dallo scrittore porto ghese José Saramago, pre mio Nobel per la letteratura nel 1998. Ne dà notizia «L’Espresso» oggi in edico la anticipando che l’editore della raccolta di saggi sarà sempre torinese, Bollati Bo ringhieri, ma soprattutto svelando il motivo della momentanea rottura tra l’autore di Cecità e la casa dello Struzzo. «La nuova opera — scrive Mario Porta nova — contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario». Sarama go è severo con Berlusconi ma anche con gli italiani, il cui sentimento «è indiffe rente a qualsiasi considera zione di ordine morale». Ma «nella terra della mafia e della camorra che impor tanza può avere il fatto pro vato che il primo ministro sia un delinquente?». L’au tore del Quaderno arriva a paragonare il nostro capo del governo a «un capo ma fioso ».

Scrittore, poeta e critico letterario, José de Sousa Saramago è nato ad Azinhaga, in Portogallo, nel 1922. Premio Nobel per la Letteratura nel ’98, da settembre ha aperto il blog http://caderno.jo­sesaramago. org
Scrittore, poeta e critico letterario, José de Sousa Saramago è nato ad Azinhaga, in Portogallo, nel 1922. Premio Nobel per la Letteratura nel ’98, da settembre ha aperto il blog http://caderno.jo­sesaramago. org
«L’Einaudi — spiega per parte sua un comunicato della casa editrice che ha pubblicato quasi tutti i ro manzi del premio Nobel — ha deciso di non pubblicare O caderno di Saramago per ché fra molte altre cose si dice che Berlusconi è un 'delinquente'. Si tratti di lui o di qualsiasi altro espo nente politico, di qualsiasi parte o partito, l’Einaudi si ritiene libera nella critica ma rifiuta di far sua un’ac cusa che qualsiasi giudizio condannerebbe».

Saramago, 87 anni, che in questi giorni è nella sua casa di Lanzarote, nell’arci pelago delle Canarie, ha ac cettato di rispondere via e-mail ad alcune nostre do mande. «Non pubblico la mia nuova raccolta di saggi con Einaudi — ci scrive il premio Nobel — perché in essa critico senza censure né restrizioni di alcun tipo Berlusconi, il quale è il ca po del governo ma anche il proprietario della casa edi trice, come di tanti altri mezzi di comunicazione in Italia. La verità è che quella che si è creata potrebbe es sere definita una situazione pittoresca se il fatto che un politico accumuli tanto po tere non facesse temere per la qualità della democra zia ».

Lo scrittore portoghese, che si rivelò nel 1982 con Memoriale del convento e che non ha mai nascosto le sue simpatie per la sinistra (si iscrisse clandestinamen te al partito comunista por­toghese nel 1969 riuscendo a evitare le galere del ditta tore Salazar), ci scrive che nessuno gli ha mai propo sto di cancellare i passaggi su Berlusconi: «Ho cono sciuto la censura durante la dittatura portoghese, l’ho sofferta e combattuta e nes suno in una situazione di apparente normalità demo­cratica mi potrebbe chiede re di amputare una mia ope ra ».

Facciamo notare che cer ti giudizi ci sembrano quan tomeno eccessivi. Sarama go non si scompone: «Le qualificazioni che ho dato di Berlusconi non nascono dalla mia testa ma si basa no su informazioni giornali stiche che ogni giorno appa iono sulla stampa europea. Io semplicemente osservo e concludo. Con dispiacere, naturalmente». Insistiamo: perché arrivare a paragona re Berlusconi a un «capo della mafia»? Saramago ri sponde: «Davvero le sem bra esagerato? È sicuro? Al meno mi concederà che ha una mentalità mafiosa».

L’autore del Vangelo se condo Gesù è severo anche con l’Italia: «Quando tutte le opinioni che si diffonde vano sulla capacità creati va, sulla modernità e talen to artistico erano favorevo li, non ricordo nessuno che si lamentasse di questi giu dizi. Ora le cose sono cam biate. L’Italia non è più il Pa ese che emoziona, ma sor prende non certo per le mi gliori ragioni. Né l’Italia né coloro che amano questo Paese meritano lo spettaco lo politico di fascinazione malata per Berlusconi».

Saramago pubblicherà il suo prossimo romanzo da Einaudi? «Del mio nuovo romanzo, che credo vedrà la luce in autunno, non si è ancora parlato e non so do ve porterà questa faccen da ».

Il premio Nobel non sa che altre opere di critica a Berlusconi sono state rifiu tate da Einaudi, dalle poe sie politiche postume di Giovanni Raboni al Duca di Mantova di Franco Cordel li, sino al Corpo del capo di Marco Belpoliti, che l’auto re ha preferito pubblicare da Guanda, però commen ta: «Dev’essere duro vivere quando il potere politico e quello imprenditoriale si riuniscono. Non invidio la sorte degli italiani, però in fine è nella volontà degli elettori mantenere questo stato di cose o cambiarlo».

Dino Messina
29 maggio 2009

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